Digital Twins: l'altro te, migliore di te
Se spulci qua e là per la rete, vedi fioccare articoli sui trend digitali del 2017. Per lo più rivisitazioni di report che Gartner, Accenture e affini puntualmente pubblicano all'inizio dell'anno. Spesso e volentieri ci prendono, e non mi meraviglia. In fondo basta tenere d'occhio dove si spostano i soldi.
Ad ogni modo, quest'anno sembrano tutti daccordo che le tecnologie da avere nel mirino sono, Blockchain, dispositivi a Realtà Aumentata e l'Hyperloop, l'ultimo esperimento del vulcanico Elon Musk che potrebbe trasformare il concetto stesso di viaggio. Ma non è di questo che voglio parlare (se però sei interessato, in fondo all'articolo troverai alcuni riferimenti interessanti).
Quello di cui ho pensato di scrivere è una tecnologia in cui convergono, IoT, Intelligenza Artificiale e Realtà Virtuale, di cui, stranamente, si parla poco ma che, io credo, ha un potenziale esplosivo sia dal punto di vista economico che sociale.
Sto parlando di Digital Twin, il Gemello Digitale.
Per spiegare cos'è prova ad immaginare di averne gia uno. Un fratello virtuale che ti fa compagnia sin dalla nascita. In effetti però non si tratta di un fratello, ma di un altro TE. Ecco, si. Una versione digitale di te stesso. Lui ti segue ovunque tu vada, registra ogni cosa tu faccia e percepisce tutto quello che percepisci tu. In più, supponi di poterci dialogare. Magari tu gli spieghi le cose che lui non capisce e lui ti da dei consigli quando ritiene utile farlo. Immagina ad esempio che, un giorno, tu abbia un forte mal di testa, e magari è solo l'ultimo di tanti che negli ultimi tempi hai accusato.
"Ehi Bro" potresti dire, "ho un altro dei miei fottutissimi mal di testa..." "Si, lo so. Lo vedo nello stream." risponderebbe il tuo gemello. "Ah lo sai? E non mi dici niente?" "Beh, per me è solo un flusso di dati, ma se per te si tratta di un problema, se vuoi, ci lavoro..." "Accidenti a te, Bro. Certo che è un problema... è un maledettissimo problema!"
Allora che farebbe il tuo solerte gemello? Probabilmente andrebbe a reperire tutti i dati coerenti con tutte le situazioni in cui hai avuto mal di testa. Li macinerebbe con qualche ingegnoso algoritmo di machine learning. E troverebbe una serie di indizi fortemente correlati al tuo malessere. Poi, produrrebbe due tipi di output.
una serie di suggerimenti (insight) che puoi utilizzare per prevenire il mal di testa o magari per ridurne l'effetto;
aggiungerebbe in archivio l'analisi appena fatta registrandola come Pattern-Del-Mal-Di-Testa-001.
Il primo è estremamente utile per te, perchè grazie al gemello hai imparato cose che magari non avevi mai considerato. Per esempio può essere che il tuo mal di testa fosse strettamente correlato alle volte in cui hai guardato la serie tv Walking Dead (perchè no?).
Il secondo è ancora più stupefacente perchè non sei tu ad aver imparato qualcosa, ma il tuo gemello digitale. E cosa ha imparato per la precisione?
intanto che il mal di testa è un problema;
e poi che ci sono dei comportamenti (pattern) che ti portano ad avere il mal di testa e quindi in futuro potrà avvertirti e magari fornirti opportuni suggerimenti;
e infine che ogni volta che ti viene il mal di testa, deve aggiornare (o aggiungere) il Pattern-Del-Mal-Di-Testa-xxx.
La cosa, vista da questa prospettiva è estremamente interessante, non trovi? Insomma, ci sei tu, c'è un TE digitale e c'è la possibilità di imparare l'uno dall'altro. Grandioso!
Ma c'è di più. Immagina di non fermarci ai singoli individui. Se volessimo spostare l'analisi ad un livello collettivo le potenzialità sono inimmaginabili. Pensa se ci fosse il gemello di una famiglia, di un'azienda o di un intera popolazione. Pensa alle implicazioni antropologiche e sociologiche. Mammamiasantissima, ho le vertigini.
Naturalmente la tecnologia dei digital twins non è ancora così avanzata. Tuttavia non è neppure tanto immatura. Il concetto fu introdotto già 2001 da Michael Grieves allora ricercatore dell'Università del Michigan. Successivamente sviluppata e realizzata da General Electric e da Siemens, abbattendo di oltre il 30% i costi di produzione dei propri stabilimenti. Il contesto a cui più propriamente oggi si rivolge è l'Industry, ma le applicazioni su cui è possibile sperimentarla sono virtualmente infinite. La safety, le operational performances, la salute, l'educazione, la ricerca. E prima o poi potrebbe sconfinare nel territorio dei comportamenti individuali e sociali. E questo, come puoi immaginare, comporterà inevitabilmente problemi etici, deontologici e legali.
D'altra parte il gemello digitale è una tecnologia reale e concreta che comincia ad attrarre importanti investimenti. Quindi è bene che anche tu ne osservi l'evoluzione o, se puoi, cominci a farne esperienza. Perchè, al di là dei rischi che ogni salto evolutivo implica, credo ne valga davvero la pena...
"Bro... mi sento un dolore al pett... arghhh ...il cuo... arhhhh... ..." "Si. Lo vedo nello stream. Uhm... ma che strano, lo stream si è interrotto... non mi arriva più nulla... Uhmmm... I dati mi dicono che sei morto. In archivio non trovo pattern per questa situazione. Ma se per te si tratta di un problema, se vuoi, ci lavoro..."
Ciao caro, e salutami Bro
;-)
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Approfondimenti:
Digital Twins: Identical but Different - di Oliver Wyman Consultant
The rise of Digital Twins - di General Electric
The Digital Twin - di Siemens
Altri trend menzionati nel post:
Che cos’è la blockchain, come funziona e perché funziona bene - pubblicato su Wired.it
Internet of Things, gli ambiti applicativi in Italia - pubblicato su Internet4things.it
The Difference Between Virtual Reality and Augmented Reality for Enterprise - pubblicato su Agument.com
Hyperloop-One - Elon Musk's Company Site