NICO SPADONI

Sono un tizio. Uno qualunque, tentativamente normale.

Pare che di questi tempi non sia una cosa scontata.
E infatti non è che ci riesca benissimo ma faccio del mio meglio (sarebbe interessante il punto di vista dei miei familiari sulla questione, ricordami di indagare).

Ma intanto scrivo, racconto, interagisco. Principalmente con una vecchia versione di me. Una delle tante, dipende.

A volte per capire cosa avesse nella testa, altre per spiegargli la ragione per cui ogni tanto apporto qualche cambiamento. Cose così.

Questa abitudine ha avuto i suoi strascichi:

• Una strana scala di valori in cui vengono prima le persone e poi i risultati.

• Lo smodato bisogno di sentirmi parte di qualcosa di più grande.

• Una irrequieta presenza sui social.

• Un blog (quello in cui sei ora).

• Due romanzi brevi (Linea 14 e Jadi) che dicono tanto di tanti vecchi me.

• E soprattutto il nascituro ContaminAction, il mio esordio come saggista "poco saggio", che vedrà la luce tra qualche settimana.

Cerco di mantenere tutti i canali aperti. Forse per curiosità o per la sciocca sensazione di partecipare col mio breve verso al grande concerto dell'umanità.

Perchè nessuno possa sentirsi solo a causa mia.

Perchè io non debba sentirmi solo.

Perciò eccomi qui per dirti che, nella mia giornata da formichina operosa,
ho sempre un po' di spazio per te, se ti va di condividerlo.

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